La scelta di essere leader

La scelta di essere leader

Qualche settimana fa LEAD Italia ha organizzato il suo secondo Workshop residenziale. Ecco qui il racconto dettagliato di due dei 17 ambasciatori di LEAD Italia.

“Il 6 e il 7 maggio, presso l’ex convento di San Francesco a Conegliano, i ragazzi di LEAD Italia hanno partecipato ad un nuovo workshop, dopo quello di gennaio incentrato sul creative thinking.
Il tema affrontato è la SCELTA, uno degli elementi fondamentali della leadership. Un ragazzo non nasce già leader ma sceglie di diventarlo.

Il primo giorno noi ragazzi di LEAD siamo arrivati al convento alle 15 per iniziare immediatamente la prima attività che consisteva nel scrivere su dei cartelloni i problemi e le necessità di ciascuno e le nostre aspettative sul workshop. Prima di iniziare questa attività i mentori, Giorgio e Elettra, ci hanno chiesto di liberarci da qualsiasi tipo di maschera e cominciare ad essere noi stessi. E questa, diciamo, è stata la parte più complessa che ha reso questo workshop più duro e difficile rispetto a quello sulla creatività.

La seconda attività pomeridiana, consisteva nello scrivere le aspettative che scuola, amici, ragazzo/a, sport, musica, famiglia e persino LEAD hanno nei nostri confronti. Non ci crederete, ma abbiamo completamente riempito un cartellone. Successivamente, abbiamo collegato le aspettative contrastanti per comprendere che all’interno e tra i gruppi citati esistono moltissimi conflitti che poi si riversano molto spesso sulla persona interessata, noi.

Citando un esempio: prendiamo in considerazione lo sport, la scuola e la musica. L’allenatore dirà “ Lo sport viene prima di tutto”; l’insegnante scolastico dirà “ la scuola viene prima di tutto” e la stessa cosa dirà per la sua disciplina l’insegnante di musica. Potete capire da questo esempio che vi è un contrasto fra le tre discipline e che per un ragazzo potrebbe essere molto difficile scegliere quale privilegiare, a quale dedicare più energie e tempo. Nasce così un conflitto interiore.
L’ultima attività della giornata si è svolta dopo cena e abbiamo principalmente discusso di Ryla Junior 2017: saremo infatti coinvolti nel team che organizzerà questa esperienza, un’ulteriore occasione per metterci in gioco.

La seconda giornata è stata molto intensa per tutti. Appena terminata la colazione abbiamo fatto una meditazione guidata da Giorgio. Attraverso quest’ esercizio ciascuno di noi ha avuto modo di confrontarsi con gli altri e con i mentori esprimendo le proprie paure, emozioni, sensazioni, la presenza di ostacoli nel percorso di LEAD.

L’attività successiva, una delle più importanti del workshop, consisteva nell’apprendere il concetto di “ NO WIN, NO LOSE”. Si tratta di quell’atteggiamento del leader secondo cui dopo aver preso una scelta non bisogna rimuginare su ciò che si ha perso scartando le alternative alla propria scelta: bisogna andare oltre e pensare che la scelta presa fosse la migliore possibile rispetto alle informazioni limitate che avevamo a disposizione. Non bisogna, dunque, pensare a quello che non si è fatto scartando le alternative. Ecco un esempio banale: due miei amici mi invitano per uscire in due posti diversi, uno al mare e l’altro al cinema. Io scelgo, per l’occasione, di andare al cinema. Mettiamo caso che quel giorno sia una bellissima giornata e che al mare sia presente un mio idolo. A questo punto io non devo avere rimpianti per la scelta fatta e osservare gli aspetti positivi e i vantaggi di essa. Pur scegliendo il cinema, dunque, non ho perso niente.

Successivamente abbiamo applicato il “No win – No lose” a situazioni decisionali più complesse, a LEAD e al nostro progetto in fase di allestimento.

L’ultima attività, molto importante, consisteva nell’organizzazione del nostro tempo. Abbiamo riflettuto sulle attività della nostra quotidianità, che riempiono la nostra giornata. Alcuni di noi sono soddisfatti di come ripartiscono il proprio tempo tra le diverse attività, altri, invece, credono di lasciare troppo tempo alla scuola o allo sport e dedicarne poco o quasi niente a LEAD e allo sviluppo della propria identità di leader. La domanda che tutti noi ci siamo posti è se sia possibile cambiare e gestire il nostro tempo in modo diverso. E qualora sia possibile cambiare, a chi togliere del tempo visto che ci sono alcune attività, ad esempio la scuola, che sono per tutti obbligatorie.

Prima di terminare il workshop ognuno di noi ha dato il proprio feedback sulle attività svolte. Abbiamo ribadito che siamo noi a dover essere responsabili delle nostre scelte, se vogliamo essere leader: ognuno è responsabile del proprio futuro e non esistono ostacoli insuperabili nella vita.
Cosa ci è rimasto di questa esperienza?

La volontà di impegnarci di più ed essere più determinati nell’essere leader e nel proprio progetto.”

— Oliver & Francesco

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Elettra Favotto
elettraf@leaditalia.com