Non esistono sfide impossibili

Non esistono sfide impossibili

“Ragazze ci vediamo sabato al workshop” e fino a qui, tutto ok.

Giorgio ed Elettra non ci anticipano mai niente su quello che accade ai workshop e questo contribuisce a creare in ciascuno di noi Ambassadors quel misto di curiosità, emozione e terrore (sì, ma quello positivo) di scoprire e approfondire il tema a cui è dedicato il workshop.

Questa volta il tema era “il cambiamento”: prima del 2 Novembre, per me “Cambiamento” era solo quella cosa tanto presente quanto ineffabile di cui si sente sempre parlare alla TV o alla radio: il cambiamento climatico, quello politico, quello che riguarda la società perché tutti sanno che “i giovani non sono più quelli di una volta” e “i tempi sono cambiati”.

Sinceramente, ho sempre avuto paura del cambiamento perché spesso gli viene attribuita un’accezione negativa e perché, diciamolo, quanto comodo è starsene nella propria piccola e calda comfort zone? Belli comodi a seguire ogni giorno la propria routine, vedere sempre le stesse cose, parlare sempre con le stesse persone e non azzardarsi a rischiare di provare per una volta a cambiare strada…

Questo workshop è stato per me molto intenso perché ha smontato molte delle credenze di base che avevo e mi ha aiutata a costruire un “programma di auto-riedificazione” che mi aiuti a diventare la persona che voglio essere.

In particolare, durante questi due giorni ho capito tre cose importanti:

a- le cose attorno a noi cambiano perché siamo noi per primi a cambiare (questo mi ricorda qualcosa… credo possa combaciare con il fatto che sto lavorando ad un progetto ad impatto sociale… quindi se cambio io, cambia di conseguenza il mondo attorno a me? Buono a sapersi!)

b- se cresciamo e manteniamo sempre la stessa comfort zone invariata, rischiamo di trovarci soffocati dalle cose da cui credevamo di essere protetti.

c- uscire dalla propria comfort zone significa anche mostrarsi vulnerabili e chiedere aiuto. Certo, questo può spaventare se in diciotto anni non lo si ha mai fatto, ma può essere una cosa così banale da avere addirittura il potere di cambiarti la vita. Radicalmente.

Ora, a distanza di quasi due mesi dal workshop devo dire che sono davvero contenta di aver avuto l’opportunità di prendervi parte. Molte cose nella mia vita sono cambiate semplicemente perché io ho deciso di essere una persona diversa.

Il messaggio che porterò per sempre con me in ricordo di questi due giorni, è che il cambiamento non sempre è semplice e tutte le volte porta con sé delle sfide: queste possono essere facili, come bere un bicchiere d’acqua o correre sotto la pioggia; sfidanti, come riuscire a fidarsi o trovare il modo di esprimere le proprie difficoltà agli altri, o assurde, come superare le proprie paure.

Uno dei messaggi più belli e significativi di questo workshop è collegato proprio alle sfide: per quanto il livello di complessità relativa di tali sfide possa aumentare, esse non saranno mai impossibili.

Anna Pandolfo

 

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Elettra Favotto
elettraf@leaditalia.com